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mercoledì 5 maggio 2010

Città d'arte in Toscana

Un soggiorno in Toscana, offre la possibilità di visitare alcune tra le più belle città ; Firenze, Siena, Pisa, Lucca, San Gimignano e Volterra, città tra le più famose d'Italia.

Firenze
Firenze (Fiorenza nell'italiano poetico) è una città metropolitana di 371.060 abitanti dell'Italia centrale, cuore di un'area metropolitana di oltre 1.500.000 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia e della regione Toscana, della quale è la città più grande e popolosa, nonché fulcro storico, artistico, fieristico ed economico.
Capitale d'Italia (1865-1871) dopo l'unificazione dell'Italia, è stata nel Medioevo un importante centro culturale, commerciale, economico e finanziario, ricoprendo nell'età moderna il ruolo di capitale del Granducato di Toscana sotto il dominio delle famiglie dei Medici e dei Lorena.
Importante centro universitario, è considerata il luogo d'origine del Rinascimento ed è universalmente riconosciuta come una delle culle dell'arte e dell'architettura, nonché rinomata come una delle più belle città del pianeta. Infatti, grazie ai suoi numerosi monumenti e musei - tra i quali il Duomo, Santa Croce, gli Uffizi, Ponte Vecchio, Piazza della Signoria e Palazzo Pitti - è una delle più belle ed importanti mete turistiche d'Italia e del mondo.

Firenze è universalmente riconosciuta come città dell'Arte, con un inestimabile patrimonio di architetture, dipinti, sculture, memorie storiche e scientifiche, che formano il tessuto cittadino, come in un pulsante museo diffuso. Il cuore di Firenze è Piazza della Signoria, col maestoso Palazzo Vecchio, con la galleria di capolavori scultorei nella Loggia dei Lanzi e la vicina Galleria degli Uffizi, uno dei musei d'arte più rinomati al mondo. Poco lontano si trova il centro religioso della cattedrale di Santa Maria del Fiore, con la maestosa cupola (la più grande mai costruita) che, ai tempi del Granducato, si diceva che con la sua ombra arrivasse a coprire tutta la Toscana; l'enorme Duomo è magnificamente corredato dal Campanile di Giotto, uno dei più belli d'Italia, e dal Battistero di San Giovanni, con le celebri porte bronzee tra le quali spicca la dorata porta del Paradiso.
Il fiume Arno, che passa in mezzo alla città, occupa un posto nella storia fiorentina alla pari con la gente che ci vive. Storicamente, la popolazione locale ha una relazione di odio-amore con l'Arno, il quale ha portato alternativamente i vantaggi del commercio, e i disastri delle alluvioni. Tra i ponti che lo attraversano il Ponte Vecchio è unico al mondo, con le caratteristiche botteghe di gioiellieri nelle casette costruite su di esso. Attraversato dal nobile Corridoio vasariano, è l'unico ponte della città ad essere passato indenne attraverso la seconda guerra mondiale.
Oltre agli Uffizi, Firenze conta altri musei che sarebbero l'attrazione artistica principale di quasi ogni altra grande città del mondo: la Galleria dell'Accademia, il Bargello o la reggia di Palazzo Pitti con i suoi otto musei tra cui la Galleria Palatina. I fiorentini si vantano di possedere il migliore esempio di bellezza nell'arte sia femminile (la Venere del Botticelli) sia maschile (il David di Michelangelo).
Centro storico di Firenze
Patrimonio dell'Umanità riconosciuto dall'UNESCO nel 1982, il centro storico di Firenze, conchiuso all'interno della cerchia dei viali tracciati sulle vecchie mura medievali, raccoglie i più importanti beni culturali della città. Delimitato dal tracciato della cerchia muraria del XIV secolo, edificata grazie alla potenza commerciale ed economica raggiunta, conobbe nei due secoli successivi il suo massimo splendore.
Il centro storico può essere apprezzato nella sua interezza dalle colline d'intorno, in particolar modo dal Forte Belvedere, dal Piazzale Michelangelo con la Basilica romanica di San Miniato al Monte e dalla collina di Fiesole che offre uno dei panorami più suggestivi della vallata dell'Arno.
La riva sinistra dell'Arno, (l'Oltrarno) è una zona ricca di monumenti dove ancora oggi si respira, tra le sue secolari botteghe artigiane, l'atmosfera della Firenze di un tempo, descritta per esempio da Vasco Pratolini. Ma numerosi sono gli spunti letterari in tutta la città: dai quartieri delle case torri, dove le lapidi ricordano i versi che proprio questi luoghi ispirarono a Dante Alighieri, alla serenità delle ville medicee, dove spesso si riuniva l'accademia neoplatonica di Lorenzo il Magnifico, fino ai teatri alla Pergola e del Giardino di Boboli, dove vennero messi in scene per la prima volta i melodrammi che portarono all'opera lirica.
Firenze come "culla del Rinascimento" ha i suoi capolavori nelle opere di Filippo Brunelleschi   (lo Spedale degli Innocenti, la chiesa di San Lorenzo e quella di Santo Spirito) e di Leon Battista Alberti (la facciata di Santa Maria Novella e Palazzo Rucellai), ma anche altri periodi artistici hanno lasciato i loro capolavori assoluti: dal romanico di San Miniato al Monte, al gotico di Santa Croce (dove si trovano le sepolture delle italiche glorie, come le definì Ugo Foscolo, pure lui ivi sepolto), alle stravaganze del Manierismo del Giambologna o di Bernardo Buontalenti (come la Fontana del Nettuno o il Giardino di Boboli), fino ai capolavori dei grandi architetti italiani del Novecento come la stazione di Santa Maria Novella e lo Stadio Artemio Franchi, rispettivamente di Giovanni Michelucci e Pier Luigi Nervi.
Il centro di Firenze con le sue centinaia di attività commerciali è un paradiso per lo shopping e lo svago, dalle eleganti boutique d'alta moda e i caffè storici da concerto ai vivaci mercati storici all'aperto, oltre che ad ospitare numerosissimi locali notturni, discoteche, american-bar, lounge-bar e luoghi d'incontro per l'aperitivo (il famoso cocktail Negroni è nato qui).



L Hotel Macchiavelli Palace

L'hotel Machiavelli Palace è un vecchio convento del 1500, situato nel cuore di Firenze, ed offre un ambiente caratteristico, tipico di questa incantevole città.
La reception è a disposizione degli ospiti a qualsiasi ora, per effettuare prenotazioni di tutti i tipi, da escursioni, visite guidate della città, noleggio biciclette o auto, a servizi di transfer e cambio di valuta. L'hotel è inoltre dotato di un bar accogliente e di un Internet Point nella hall.
Le 90 camere confortevoli ed accoglienti (in varie tipologie, dalla singola standard alla junior suite ed alla quadrupla) sono tutte dotate di bagno privato con asciugacapelli.

Le camere sono inoltre attrezzate con aria condizionata regolabile autonomamente, TV satellitare, minibar, cassaforte e telefono diretto.




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mercoledì 28 aprile 2010

Cheese Cake

Vediamo come preparare una torta al formaggio.
Il cheesecake è un tipico dolce americano, veramente molto gustoso ma anche nutritivo, per via del formaggio (cheese appunto). Questa squisitezza è famosa in tutto il mondo e ultimamente sta ottenendo un grande successo anche qui in Italia.
Molti credono che questo dolce abbia origini antichissime e che addirittura esistesse già  nell`antica Grecia dove veniva servito agli atleti olimpici.
Il tempo di lavoro per la preparazione del cheesecake va diviso in tre fasi:


Per la base:
  • 200 gr di biscotti tipo digestive;
  • 2 cucchiai di burro;
  • 1 cucchiaio di zucchero.
Per la crema al formaggio:
  • 400 gr di formaggio Philadelphia;
  • 4 uova;
  • 200 gr di zucchero;
  • un pizzico di vanillina;
  • un po’ di succo di limone.
Per la sour cream
  • 200 ml di panna acida;
  • un po’ di succo di limone;
  • 2 cucchiai di zucchero.
Per la copertura
  • 200 gr di fragole;                             
  • 3 cucchiai di zucchero;                
  • succo di limone q.b.
I .Creazione della base per il  dolce.
Riduciamo i biscotti in polvere e poi aggiungiamo il burro sciolto e lo zucchero mescolando di continuo. A questo punto stendiamo il composto così ottenuto in una teglia rotonda, precedentemente rivestita con un foglio di carta da forno. Poggiamo la teglia in frigo e lasciamo che la base si raffreddi e si compatti.
Appena pronta la togliamo dal frigo e la mettiamo da parte.

II .Preparazione della crema di formaggio.
Lavoriamo prima le uova con lo zucchero, poi aggiungiamo gli altri ingredienti e mescoliamo il tutto, amalgamando bene il formaggio e cercando di ottenere un composto abbastanza morbido.
Versiamo la crema nella nostra teglia e la poniamo in forno già  caldo a 150° per circa 30 minuti
Per evitare che il dolce si scurisca troppo, lo copriamo con un foglio di alluminio in modo che mantenga un bel color avorio. Non appena il cheesecake sarà  cotto, lo lasciamo raffreddare per circa mezz`ora, mentre noi ci dedichiamo alla terza fase della preparazione.
E` il momento di creare una seconda crema di copertura (la sour cream per gli americani); per farlo adoperiamo della panna acida, dello zucchero e un po` di succo di limone.
Mescoliamo bene tutti questi ingredienti e stendiamo il composto così ottenuto sulla nostra torta. Poniamo in forno per ancora dieci minuti e poi lasciamo raffreddare.

III . Preparazione della salsa di Fragole.
L`ultimo strato del nostro cheesecake sarà  composto da una marmellata di fragole o da una salsa di fragole che potrete preparare voi stessi.
La preparazione è` molto semplice: basta lavorare le fragole con lo zucchero e il succo di limone. Quando il dolce si sarà  raffreddato possiamo ricoprirlo con la marmellata e le fragole tagliate a pezzetti; infine lo poniamo in frigo per qualche ora per fare in modo che il tutto si compatti come si deve.
In America il cheesecake viene tagliato con il filo interdentale ( dental floss) in modo da ottenere delle fette veramente perfette.

Vi offriamo un' altra variante su questo video. Buon appetito!!!




mercoledì 7 aprile 2010

Luciana Littizzetto

Gli esordi

Nata a Torino da una famiglia piemontese (originaria di Bosconero), è cresciuta nel quartiere San Donato; nell'omonima via i genitori hanno gestito fino alla pensione una latteria.

Dopo essersi diplomata in pianoforte nel 1984 presso il conservatorio di Torino, intraprende l'insegnamento della musica in una scuola media di un quartiere della periferia di Torino, attività che la terrà occupata per nove anni e che le permetterà di venire a contatto con situazioni che, in futuro, le daranno spunto per la creazione dei suoi personaggi. In quegli anni inoltre Luciana collabora con Gioventù Operaia, il mensile della GiOC (movimento a cui aderisce in quel periodo), su cui pubblica i suoi primi articoli, per lo più sul mondo della scuola o recensioni musicali o cinematografiche, in cui è già percepibile lo stile ironico e disincantato che la caratterizzerà in seguito[1].

Nel frattempo si laurea in Materie Letterarie presso la facoltà di Magistero nel 1990, con una tesi in storia del melodramma intitolata "La luna nel romanticismo". Tra il 1988 ed il 1990 frequenta la scuola di recitazione dell'"Istituto d'Arte e Spettacolo" al circolo Dravelli di Moncalieri, all'epoca diretta da Arnoldo Foà. Qui concepisce i suoi primi spettacoli di cabaret, Lacrime, Sogni e Sesso, iniziando ad esibirsi in alcuni locali cittadini come il Teatro Juvarra ed Hiroshima Mon Amour, spesso con altri (allora) giovani cabarettisti torinesi come le Sorelle Suburbe, Cesare Vodani, Federico Bianco e Beppe Braida.

Parallelamente inizia l'attività di doppiaggio presso la "Delta Film" di Gassino Torinese, prestando la voce a personaggi di soap e telenovele. Dopo aver vinto, nel 1991, il premio "Ettore Petrolini" al Festival di cabaret Bravograzie di Aosta e dopo la partecipazione come corista, sempre nello stesso anno, ad una delle canzoni del disco Càbala dei Loschi Dezi (poi divenuti Mau Mau) entra a far parte del cast della trasmissione televisiva "Avanzi" di RaiTre, condotta da Serena Dandini, guadagnando continui consensi.

Iniziano anche sporadiche apparizioni televisive al Maurizio Costanzo Show. Aiutata da un'agenzia di Milano, Luciana Littizzetto abbandona l'impiego di insegnante e si dedica a tempo pieno ai suoi spettacoli.